E'
opinione ormai comune che il siciliano vive la sua vita promuovendo
ovunque si trovi i propri prodotti tipici e lo si immagina anche
promotore di tutto ciò che gronda di olio come la caponata che va bene per colazione,pranzo,merenda,cena,aperitivo e dolce.Se un siciliano è
vegetariano viene additato da tutti e ghettizzato nemmeno avesse una
malattia contagiosa perchè si sa che essere vegetariani è più
salutare, ma il siciliano vuole vivere nell'ignoranza e continuare a
preparare cassate,impanate e cannoli fino alla morte.
Se
un Siciliano si azzardasse a snaturare qualsiasi ricetta tipica, e in
questo caso parliamo dell'impanata,potrebbe
perdere immediatamente la cittadinanza
sicula,perchè si sa..noi siciliani siamo troppo legati alle nostre
tradizioni,soprattutto se sono tradizioni legate al cibo. Quindi
regola numero uno:mai e poi mai bisogna stuprare
una ricetta originale,ragion per cui, vi lascerò la ricetta delle
impanate della mia cara nonnina,proveniente da niente poco di meno
che...San Cataldo. Se vi chiedete dove sia e soprattutto cosa sia,è
un paesino piccolissimo in provincia di Caltanissetta,che ho visitato
solo una volta nel periodo di carnevale ma che mi ricordo con tanto piacere perchè tutti i
parenti avevano preparato una meravigliosa tavolata di dolci tipici
che ho mangiato fino a scoppiare con il rischio di entrare in coma
diabetico.
Le
impanate sono una ricetta tipica siciliana che consistono in una
sorta di pizza chiusa tipo calzone che di solito si imbottiscono di
ripieno fino a raggiungere solo l'altezza di 10 centimetri. Per il ripieno
sono vietati ingredienti leggeri tipo zucchine, mozzarella,
prosciutto, finocchi, carote etc etc..
Sono
preferibili salsiccia,cacio cavallo, provolone, capuliato, patate,
tuma, acciughe, e anche quando si utilizzano ingredienti “ magri”
si rendono grassi. E quindi...se si vuole fare un'impanata col
cavolfiore,dopo averlo sbollentato,poi soffritto e poi lasciato a
riposare con un po' di olio a crudo, aggiungetegli del pomodoro
secco,del cacio cavallo ragusano e il gioco è fatto.
In
tutta la Sicilia esistono varie versioni delle impanate che in base
alla zona prendono anche nomi diversi e viene modificato qualche
elemento dell'impasto. Nella zona del ragusano ne esistono due
versioni, le prime si chiamano “scacce” e sono arrotolate e fatte
da una pasta molto sottile. Il pezzo forte delle scacce è quella con
dentro mozzarella e prezzemolo o con cipolla e salsa,l'importante è
che siano sempre leggerine leggerine. Le seconde si chiamano sempre
impanate ma a differenza di quelle della mia zona (del
Siracusano,),mentre alcune hanno lo stesso ripieno delle nostre,altre
vengono riempite con carne di maiale brasata,salsa,riso e patate =
ospedale.
Se
quindi volete preparare delle pizze che non sia la classica
margherita seguite questa ricettina, vi lascio quella dell'impanata
classica con salsiccia e patate.
Per
l'impasto:
1
kg di farina di grano duro
50
grammi di lievito
1cucchiaino di sale
1 tazzina da caffè di olio d'oliva
600
ml di acqua
Per
il condimento:
600
gr di salsiccia sbriciolata
500
gr di patate
1
cipolla
Olio
q.b.
Pepe
nero q.b.
Per
preparare il condimento metti nella padella l'olio e fai rosolare la
cipolla a fuoco dolce,quando sarà dorata aggiungi le patate e falle
rosolare insieme alla cipolla.(eventualmente aggiungi un po' d'acqua
se si asciuga troppo).Cuoci fin quando saranno cotte e a fine cottura
aggiungi la salsiccia sbriciolata, fai cuocere per qualche minuto
ancora,insaporisci con sale e pepe e metti a riposare il tutto mentre
prepari l'impasto

Per l'impasto mischia
la farina col sale e prepara la classica fontanella, metti dentro il
lievito e scioglilo aggiungendo l'acqua piano piano e impasta fino a
ottenere un composto morbido e omogeneo. Aggiungi infine l'olio
continuando ad impastare e lascia riposare e lievitare per circa
un'ora. Nel momento in cui l'impasto cresce raddoppiando il proprio
volume, dividi la pasta in quattro panetti uguali e stendi la pasta
su una spianatoia col mattarello fino a ottenere uno spessore di
mezzo centimentro. Si creano quindi quattro dischi. Stendi su due
teglie diverse due dischi con dentro il condimento precedentemente
preparato e chiudi con gli altri due creando un bordo spesso formato
rigirando su se stessa la pasta. Cuoci in forno a 180 gradi per 20
minuti controllando di tanto in tanto a che punto è la cottura. Di
tanto in tanto se si vuole spennellare con un po' di olio la
superficie non fa male, infatti l'impanata tende a seccare nel
forno,ma la sua caratteristica è che deve letteralmente grondare di
olio quindi controllatela ogni tanto.
Se
dopo averle cotte risultano un po' secche nonostante l'olio, la nonna
consiglia di bagnare degli strofinacci con dell'acqua e metterli
sopra le impanate per 10-15 minuti così si ammorbidiranno
magnificamente.
Buon
ingrasso anche a voi,io in questo sabato sera mi godo le mie impanate
appena sfornate dato che c'è Juventus-Milan e non si può uscire di
casa per nessun motivo al mondo.